La tv che piace a me

Ma quale Grande Fratello! Ma quale Pokemon o Power Rangers! Ma quale Porta a Porta e La vita in diretta!
Vi rinfresco io un attimo la memoria per ricordarvi quali erano i programmi che si potevano guardare per ore senza che ci venisse mal di testa / nausea / depressione.

Mork & Mindy

Un autentico cult tra i telefilm con i quali son cresciuti i trentenni di oggi è senz’altro Mork e Mindy.Vuoi per la simpatia della serie Tv, vuoi per il lancio di uno dei più bravi attori hollywoodiani: Robin Williams.E’ lui che interpreta Mork, l’alieno arrivato con la sua astronave a forma di uovo dal pianeta Ork, dove i terrestri sono visti come gli animali domestici più fedeli.E giunto sulla terra per studiare il comportamento degli umani incontra Mindy, la giovane commessa che lo accoglie nel suo appartamento. Inevitabile la storia d’amore tra gag e risate!

Le zattere

Uno degli emblemi della moda anni settanta.Furono il simbolo della “rivoluzione femminile” un po’ come la minigonna negli anni precedenti.Le “zattere”, per gli americani “platform”, comparvero verso il 1973 per il ritorno alla moda delle gonne lunghe (dopo le minigonne le donne volevano dimostrare di non essere solo gambe…) e si caratterizzavano da un grosso tacco dall’altezza spropositata che consentiva una diminuzione della disparità “altimetrica” tra i due sessi…

La disco ball

Se c’è un simbolo delle discoteche del passato questa è sicuramente la mitica palla a specchi!

Geniale perché di una semplicità unica ma estremamente efficace. Basta farla ruotare su se stessa, investirla con un fascio di luce e l’ambiente si riempie di magici riflessi… Nelle più grandi discoteche dell’epoca (Studio 54 compreso) troneggiava dall’alto, maestosa, per diffondere quante più “stelle” possibili tra i corpi scatenati dei ballerini.

Santa Esmeralda

Tra tutte le canzoni anni 70 e 80 ce ne sono alcune che non possono mai mancare in qualunque scaletta di musica revival, sia essa incentrata per tutta la serata o solo per una piccola parte di essa. Stayin’ alive, Born to be alive, You make me feel sono tra queste ma una in particolare è l’immancabile inno agli anni 70 e al divertimento di una festa che si rispetti. Stiamo parlando ovviamente della fantastica “Don’t let me
be misunderstood”, hit colossale che portò alla ribalta in tutto il mondo un gruppo sino ad allora sconosciuto: i Santa Esmeralda.

Bee Gees

I Bee Gees, trio anglo-australiano di strepitoso successo, sono i gemelli Maurice e Robin Gibb (nati il 22 dicembre 1949, Isola di Man, Gran Bretagna) e il loro fratello maggiore Barry Gibb (1 settembre 1946, Isola di Man). Originari di una famiglia dello showbusiness risiedente a Manchester, essi cominciarono a suonare già da bambini in rappresentazioni scolaresche nei cinema della città. Nel 1958 si trasferirono con la famiglia in Australia, dove cominciarono a esibirsi come trio a Brisbane, Queensland.

Abba

L’acronimo ABBA, coniato nel 1973, rappresenta l’unione di 4 artisti al top della musica pop svedese:

Agnetha Faltskog (5-04-1950) aveva raggiunto il successo nel proprio paese con la hit del 1968 “I Was So In Love”; Bjorn Ulvaeus (25-04-1945) era precedentemente apparso con il gruppo stile folk Hootenanny Singers (originariamente conosciuti come i Westbay Singers). Essi registrarono e rilasciarono anche alcuni album oltreoceano come Northern Lights, prima dell’avvento di Benny Andersson (16-12-1946), apparso occasionalmente con il suo gruppo beat popolare, gli Hep Stars.

Disco Revival

Nacque nel lontano 1997, quando persino Napster non esisteva ancora (o perlomeno non era diffuso come di lì a poco).
Nacque in un periodo nel quale trovare qualche informazione in rete (persino in rete) su “Disco duck” o “Jimmy Bo Horne” era cosa ardua. Quando il massimo della vita era ordinare dall’America i cd della Salsoul Records tramite CD Now, prima che Amazon prima e iTunes poi, se la divorassero…