Sardegna. Terra unica in tutti i sensi

Ho trovato in rete questo post di un sardo residente all’estero e sono rimasto colpito perchè quello che c’è scritto (bene) nell’articolo, l’ho vissuto l’altro giorno sulla mia pelle lasciandomi allibito.

Ho fatto una salita ripida per ammirare il nuraghe di Goni perfettamente conservato del 1300 a.C. Ma arrivato in cima, prima dell’ultima parte del sentiero, mi son dovuto fermare perché un cancello arrugginito sbarrava la strada. Chiuso. Sopra c’era la targa della Comunità Europea impallinata come nostro tradizionale uso e costume. Pure lassù.

Ho preso poi la strada per il vicino lago Mulargia. Un posto incredibile che per certi versi mi ha ricordato la Scozia, per la pace, i colori e per quanto fosse selvaggia la natura imponente che ci circondava. La prima deviazione che ho preso (dov’era segnalato inizialmente il lago) portava, dopo qualche km di tornanti, a un divieto di accesso per via della centrale idroelettrica (ma un pastore che passava di là ci ha detto di passare ugualmente che tanto son 30 anni che esiste quel cartello ma si può andare lo stesso). Poi ho fatto il giro largo passando da Siurgus.
Deviazione con tanto di Consorzio turistico con escursioni in battello e punto ristoro. Non c’era più niente di tutto quello. Una struttura recente abbandonata senza nessuna indicazione di cosa fosse (ex punto ristoro? Rimessa barche?). Una strada sbarrata alle macchine che finisce letteralmente nel lago (guardrail compreso). Nessuna traccia di battello. Un gruppetto di signori che facevano una passeggiata e han chiesto a noi informazioni.
Eppure un posto magico. Sensazionale. Di una bellezza da togliere il fiato.
Basta guardare queste foto:

Ho cercato in rete scoprendo, oltre a questo link che cinque anni fa esprimeva pari pari le mie sensazioni di oggi, che: in tempi recenti il battello sul Mulargia esisteva ancora. Ma è praticamente impossibile risalire esattamente a quando lo faceva e da quando e perché ha smesso di farlo. Né cosa diavolo fosse quella struttura abbandonata. Un posto fantasma.

Poi ho scoperto che i nuraghi sono veramente una cosa unica al mondo. Ho cercato apposta incredulo ma la conclusione è quella: li abbiamo solo noi. Ce ne sono 8000 integri in tutta l’isola ma in realtà non ne conosciamo nemmeno il numero esatto né ancora con certezza la loro funzione precisa e la datazione (1800 a.C. (!) almeno il più antico).
La gente va a Stonehenge per pagare carissimo e vedere da lontano un “cerchio di pietre”, affascinanti si ma non certo più entusiasmanti di un nostro qualsiasi nuraghe. Che ignoriamo pure noi. Gente che vive da settant’anni a qualche km da posti millenari e ancora intatti come Goni, Armungia, Orroli, non ne conosce nemmeno l’esistenza.
Io in tre e ore mezza in giro per il cuore della Trexenta ho incrociato esagerando 10 (dieci) macchine. Splendido per chi vuole godersi relax totale e per chi ama la natura selvaggia. Terrificante se si pensa al tesoro che abbiamo tra le mani e alla povertà che attanaglia quest’isola. Magica per la sua storia, stolta per i suoi abitanti.

Un’esperienza come questa spiega meglio di mille parole, dette e ridette per anni, quale sia il destino di quest’isola che da un punto di vista economico non ha speranze. Unica al mondo. Per davvero.

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