La tv che piace a me

Ma quale Grande Fratello! Ma quale Pokemon o Power Rangers! Ma quale Porta a Porta e La vita in diretta!
Vi rinfresco io un attimo la memoria per ricordarvi quali erano i programmi che si potevano guardare per ore senza che ci venisse mal di testa / nausea / depressione.

Cartoni e telefilm ricchi di una spensieratezza non legata semplicemente al fatto che quando li guardavo ero piccolo (e quindi spensierato di mio…). Erano semplici e genuini, mai banali. Non a caso ancora oggi hanno grande successo tra i nuovi “marmocchi”.

Ovviamente questo è solo un assaggio della televisione che meritava. Una selezione bisognava pur farla. A parte qualche Cult ho volutamente inserito un paio di chicche che si son perse per strada ma che ricordo bene con entusiasmo: le musiche e le straordinarie voci dei doppiatori di una volta sono un qualcosa che non si scorda mai!

jefferson

I Jefferson
Senza ombra di dubbio il mio preferito! Le risate finte del pubblico sembrano vere (non come quelle di Striscia la notizia) e sono del tutto indicate perchè qui si rideva davvero. La classica sit-com americana ambientata quasi interamente all’interno di un appartamento. George Jefferson è un personaggio che non si scorda, scorbutico eppure adorabile. Fantastico a cominciare dalla sigla.

hazzard

Hazzard
Chissà quanti altri ragazzini avranno provato come me ad entrare nell’auto del padre dai finestrini anzichè dalle portiere, tra gli immancabili improperi del genitore. Non so se fosse per l’aria salutare della campagna, per la prorompente Daisy che accendeva animi bollenti o per il Generale Lee che era la vera macchina tamarra che tutti noi avremmo voluto guidare almeno una volta nella vita, fatto sta che vederlo era uno spasso.

chips

I Chips
I poliziotti come ce li immaginavamo noi negli anni 80 e come in Italia non erano affatto… Moto da sogno, due “figacci” da paura e le strade e le spiagge della California a fare da cornice a storie ben strutturate. Insomma, gli ingredienti c’erano tutti per appassionarsi a Poncherello e company.

elleryqueen

Ellery Queen
Questo l’avevate dimenticato, vero? Non che mi ricordi tantissimo eppure l’indimenticabile sigla con la macchina da scrivere e le splendide voci dei doppiatori facevano da cornice perfetta a un telefilm dalle atmosfere alla Agata Christie.

jeeg

Jeeg Robot
Il Robot dei Robot (per quanto mi riguarda). Imbattibili la sigla, il carisma di Hiroshi, la bella Miwa (di cui ero immancabilmente innamorato). Notare il tratto della matita che contraddistingueva i cartoni, quelli VERI, di una volta dalle schifezze al computer di oggi.

conan

Conan
Più che un cartone è un film. Più che un programma per ragazzi è un’opera d’arte. Capace di esaltarti per le imprese del ragazzino Conan, di angosciarti per Indastria, di innamorarti per una storia toccante e di divertirti con le imprese di Jimsy e il capitano Dyce. Da vedere a qualsiasi età e in qualsiasi epoca.

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Il Grande Mazinga
Uno dei Robot storici. Mi esaltava particolarmente per il “design” intrigante, per la navicella che entrava nella testa del Robot e sicuramente per i missili-tetta di Aphrodite A. Esaltanti anche i giocattoli (dalla navicella al Robot, in gomma o metallo) che riempivano le tasche e le ore dei bambini (felici) degli anni 80.

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Gli Impossibili
Standing ovation per un cartone tanto godibile quanto semplice a cominciare dal disegno. Gli antenati degli “Incredibili” della Pixar, geniali e affascinanti nella loro poliedricità, ognuno con le proprie doti a completare quelle degli altri. A tal punto da lasciarti sempre il dubbio su cosa fosse preferibile: meglio saltellare come una molla per spostarsi nei posti più difficili, diventare fluido per passare ovunque o moltiplicarsi per essere più forti? Non male anche Frankestein Jr, il cartone che completava la serie. Fateci caso: anche solo gli effetti sonori oggi mettono un brivido di emozione.

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I selvaggi
Piccola “chicca” per gli appassionati. Spassosissimo cartone in puro stile Hanna & Barbera con i protagonisti palesemente ispirati al cinema Hollywoodiano (lui è praticamente Walter Mattau). La voce di Ed è nientemeno che di Ferruccio Amendola, a testimonianza della serietà e qualità dei cartoni di una volta.

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Il fantasma burlone
Variante gustosissima di Scooby Doo anche questo è un piccolo cult per gli appassionati di Hanna & Barbera, forse anche meglio del “cartone padre”. Gli elementi classici ci sono tutti: località affascinanti, misteri e personaggi buffissimi (da Mudsy il fantasma allo spassoso cane Elmo).

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