Playing for change
Ti arrabbi, ti innervosisci, ti stressi. Poi ti imbatti in video come questi e torni ad amare questo pazzo mondo più di prima. Viva la vita! Se siete interessati qui trovate il sito ufficiale.
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Ti arrabbi, ti innervosisci, ti stressi. Poi ti imbatti in video come questi e torni ad amare questo pazzo mondo più di prima. Viva la vita! Se siete interessati qui trovate il sito ufficiale.
Dedicata a chi venti secondi prima delle 3.32 di lunedì 6 Aprile 2009 c’era ancora e sognava chissà quale vita, a chi ha perso i propri cari, a chi non ha più una casa, a chi scava con le mani nude tra le macerie, a chi offre il proprio letto a chi non ce l’ha più, a chi sta ancora là sotto in attesa di vedere la luce.
Da appassionato di mondi in miniatura (a partire dai fantasmagorici Lego) non potevo non rimanere colpito da questo progetto artistico davvero inconsueto.
Lui si chiama Keith Loutit ed evidentemente dev’essere anch’egli appassionato dei mattoncini più famosi del mondo. Perchè si è inventato un sistema per riprendere il mondo vero e farlo apparire come se fosse finto: un modellino appunto.
Quando la poesia e la straordinaria bravura di modellisti 3D si incontrano…
Un autentico cult tra i telefilm con i quali son cresciuti i trentenni di oggi è senz’altro Mork e Mindy.Vuoi per la simpatia della serie Tv, vuoi per il lancio di uno dei più bravi attori hollywoodiani: Robin Williams.E’ lui che interpreta Mork, l’alieno arrivato con la sua astronave a forma di uovo dal pianeta Ork, dove i terrestri sono visti come gli animali domestici più fedeli.E giunto sulla terra per studiare il comportamento degli umani incontra Mindy, la giovane commessa che lo accoglie nel suo appartamento. Inevitabile la storia d’amore tra gag e risate!
Tra tutte le canzoni anni 70 e 80 ce ne sono alcune che non possono mai mancare in qualunque scaletta di musica revival, sia essa incentrata per tutta la serata o solo per una piccola parte di essa. Stayin’ alive, Born to be alive, You make me feel sono tra queste ma una in particolare è l’immancabile inno agli anni 70 e al divertimento di una festa che si rispetti. Stiamo parlando ovviamente della fantastica “Don’t let me
be misunderstood”, hit colossale che portò alla ribalta in tutto il mondo un gruppo sino ad allora sconosciuto: i Santa Esmeralda.
I Bee Gees, trio anglo-australiano di strepitoso successo, sono i gemelli Maurice e Robin Gibb (nati il 22 dicembre 1949, Isola di Man, Gran Bretagna) e il loro fratello maggiore Barry Gibb (1 settembre 1946, Isola di Man). Originari di una famiglia dello showbusiness risiedente a Manchester, essi cominciarono a suonare già da bambini in rappresentazioni scolaresche nei cinema della città. Nel 1958 si trasferirono con la famiglia in Australia, dove cominciarono a esibirsi come trio a Brisbane, Queensland.
Mitico gruppo scozzese formatosi nel 1972 specializzato più in funk e soul piuttosto che nel genere disco. Il nome deriva dalla fusione di due mondi ben diversi: la Scozia (paese d’origine dei componenti della band) e l’America (con il funk e il soul suonati dagli AWB).
L’acronimo ABBA, coniato nel 1973, rappresenta l’unione di 4 artisti al top della musica pop svedese:
Agnetha Faltskog (5-04-1950) aveva raggiunto il successo nel proprio paese con la hit del 1968 “I Was So In Love”; Bjorn Ulvaeus (25-04-1945) era precedentemente apparso con il gruppo stile folk Hootenanny Singers (originariamente conosciuti come i Westbay Singers). Essi registrarono e rilasciarono anche alcuni album oltreoceano come Northern Lights, prima dell’avvento di Benny Andersson (16-12-1946), apparso occasionalmente con il suo gruppo beat popolare, gli Hep Stars.
Mai come questo nuovo anno che è arrivato, il 2009 (già il duemilaenove… altro che Star Trek!), sento un senso di curiosità, un mix di preoccupazione e speranza. Sarei noioso a parlare anche io della crisi esplosa nel 2008 (ma è possibile che nessuno se ne fosse accorto anche prima?) però è indubbio che siamo […]