Cd che vengono utilizzati come oggetti di arredamento, schermi LCD utilizzati come fossero riviste, tastiere ormai da buttare perchè sostituite dai touch-screen. Ma che sta succedendo?
Succede una cosa ovvia ormai dagli albori e ancora più chiara per chi, come me, vive la rivoluzione digitale da ormai qualche decennio con una velocità esponenziale: l’uomo non sa stare fermo un attimo e continua a saziare la sua fame di scoperte e di innovazione, divertendosi come un bambino a giocare con i bit ed i suoi derivati.
Sono tutte notizie recenti:
- stiamo per assistere al sorpasso della musica scaricata su file (legalmente ovviamente. L’altra ha già effettuato il sorpasso da tempo…) nei confronti di quella “registrata” su supporto fisico. La Atlantic Records (un’etichetta mica da poco) c’è già arrivata
- la ricerca sfrenata del fashion-look ci sta portando alla meta del “tutto touch” e tra breve sarà difficile trovare una tastiera nei telefonini se è vero che persino Nokia si è convertita
- come prospettato da tempo, si comincia a fare il conto alla rovescia per il trasloco in massa dei giornali cartacei sul web. Dopo l’annuncio di un anno fa del New York Times di un possibile abbandono dell’edizione su carta, anche i quotidiani nostrani cominciano a risentire di questa crisi e si espandono sempre di più verso il web
Esaminate bene queste notizie e troverete un minimo comune denominatore: lo spazio!
Si risparmia spazio immagazzinando migliaia di canzoni su un PC o persino in una minuscola pennina (vogliamo paragonarlo alle vagonate di cd o persino di vinili?).
Si risparmia spazio eliminando le tastiere e interagendo direttamente sui monitor.
Si risparmia ancora più spazio (nonchè molta vegetazione boschiva terrestre) eliminando la carta e buttando tutto sui server.
Ovviamente i motivi sono anche altri: la praticità dell’utilizzo, la rapidità della fruizione dei contenuti, la facilità della diffusione di questi ultimi.
Certo, molti storceranno il naso perchè affezionati al profumo della carta stampata, al ticchettìo delle dita sulla tastiera, alle copertine colorate dei cd e forse sarebbe un peccato perdere definitivamente tutti questi piaceri…
Ma ce ne faremo una ragione come per tutte le invenzioni che hanno segnato il passo fino ai giorni nostri!