Il mondo cambia

Il mondo cambia e come tale anche le regole di Internet.

Lo scrivo proprio mentre ascolto la seconda delle trenta canzoni di prova del mio account su LastFM, finite le quali sarò costretto a pagare 3 euro al mese se vorrò ancora usufruire di questo rivoluzionario servizio che ha davvero cambiato il modo di godere la musica negli ultimi anni.

E’ il segno evidente che il serpente si sta mordendo la coda: Internet ha distrutto ogni barriera irrompendo nella nostra vita grazie alla filosofia del tutto, subito e soprattutto… gratis. Ora il giochetto sembra non funzionare più. Qualcosa non torna: i conti.

Paradossalmente, l’aumento esponenziale del numero di utenti della rete, anzichè favorire questa politica (l’unica forma di guadagno ipotizzabile col sistema dello scambio gratuito dei dati è la pubblicità, il che richiede necessariamente un audience quanto più vasto possibile) la sta affossando: perchè lo spot sulla rete non funziona con gli stessi meccanismi dei media tradizionali. E perchè aumentando il numero degli utenti i costi aumentano vertiginosamente, anche se all’apparenza non sembra, perchè aumenta la banda necessaria per trasmettere i dati, gli spazi fisici per registrare questi ultimi, le tecnologie richieste per far funzionare il tutto come minimo alla velocità di prima, quando i fruitori erano la metà della metà…

Tre euro al mese per ascoltare quasi tutto lo scibile musicale, senza pubblicità, senza interruzioni e solo correlato ai propri gusti non è a dire il vero un furto. Grazie a LastFM ho conosciuto nuovi artisti e nuovi titoli assolutamente consoni ai miei piaceri musicali, come se fosse il mio consulente musicale, il mio fido consigliere che conosce la mia passione meglio di chiunque altro.

Eppure non sarei pronto a scommettere nel successo dell’iniziativa, perlomeno in paesi come il nostro poco abituati a dover pagare per qualcosa che sembra facile da avere (e quindi ritenuta legittimamente e ingiustamente gratuita).

A prescindere da questo c’è però da aggiungere: se è vero che presto i giornali smetteranno di pubblicare le notizie gratis (per lo stesso motivo di LastFM), se Facebook  e altre diavolerie non potranno più permettersi di elargire dati, applicazioni, informazioni gratuitamente, che ne sarà della rete, così come noi la conosciamo? Dopo averci “cresciuto” a pane e nutella, saremo disposti a tornare a mangiare latte e gallette? Ho i miei dubbi…

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